Deliri estivi

Per qualche motivo non sono assolutamente in grado di gestire qualunque cosa avvenga in estate.

Per me ci sarebbe una gran differenza tra un figlio dato alla luce a luglio e uno nato a novembre. Quello autunnale lo amerei molto di più, pur dovendo gestire una gravidanza estiva, con il caldo e senza le granite al caffè con panna (ah, le granite… io e la mia metà non ne mangeremo finché non avremo traslocato, mentre l’intera Sicilia trangugia granite da maggio!), senza le birre così fredde che sono talmente ghiacciate da esser sgasate.

La verità è che ho smesso di amare l’estate in seconda media, quando ancora non avevo capito che in spiaggia ti additano se hai dei chili (ritenuti) di troppo e se ti sono sfuggiti dei peli sui polpacci, quando tutti i tuoi amici sono in vacanza al mare (che poi da qui il mare si vede tutto l’anno – TUTTO L’ANNO – a che vi serve la casa al mare) e quando le cose da fare – a parte tradurre libri scritti MALISSIMO – diminuiscono quasi per magia. E a proposito, deve essere colpa di Harry Potter se odio l’estate, lui che aspettava Settembre come non ci fosse un domani.

A momenti cambio casa, trasloco. Io amo i traslochi, perché posso ripetermi la storia che finalmente cambierò vita, che mi sveglierò felice e che preparerò il caffé alle sei del mattino canticchiando come le principesse Disney, col cane che mi scodinzola tra le gambe come piace a me e gli uccellini che mi guardano dal davanzale.
È la prima volta che un trasloco avviene sotto la mia responsabilità, senza che sia la mamma a gestire tutto nemmeno fosse una scena tagliata di “Full Metal Jacket”.

Dovrò essere la Monica Geller della situazione, con la casa asettica, senza un granello di polvere, maniaca dell’ordine, pronta a dare un party per parenti e amici che faranno la scansione 3D-HD della casa alla ricerca del pelo di cane incriminante.
A volte penso che tutto questo sia un po’ troppo per me… Non ho nemmeno trent’anni, come posso gestire l’ingestibile (o meglio, quello che non mi va di gestire)?! D:

E quest’anno si aggiunge anche un addio al nubilato! Come si fa? Io mi sono sposata in piena estate Covid, non ho fatto nulla, ho solo aspettato le nozze bevendo un meraviglioso vino bianco con un’amica e qualche parente stretto. Come si gestisce una marea di persone che non si conosce e che fai volentieri a meno di vedere per undici mesi?!

Ma soprattutto, arriva mai l’età in cui si impara a stare in società?

Immagino che lo scopriremo solo vivendo.

Spero che voi stiate passando una bella estate, con e senza vaccino, molto felici e guardando qualche partita di calcio 😉